Il 1° dicembre 2022 è stato stipulato il Contratto collettivo regionale valido per i dipendenti delle imprese della Regione Veneto dell’Area meccanica.

Il Contratto collettivo regionale si applica in tutto il territorio della Regione Veneto ai dipendenti:

  • delle imprese artigiane dei settori metalmeccanico di produzione, installazione di impianti e riparazione;
  • delle imprese artigiane dei settori orafi/argentieri e affini;
  • delle imprese artigiane e non artigiane del settore odontotecnico.

Nel confermare l’applicazione negli importi correnti dell’Elemento retributivo Veneto delle imprese del settore metalmeccanico, che sarà uniformato ed esteso anche agli altri settori, tra le altre cose merita attenzione lo strumento del “WELFARE AZIENDALE”, introdotto come misura sperimentale due anni fa e ora confermato come elemento strutturale del trattamento economico riconosciuto ai lavoratori di tutti i settori.

In particolare, per il settore metalmeccanico, la misura di welfare decorre dall’anno 2022, ed è confermata anche per i successivi anni 2023 e 2024, mentre per gli altri settori la misura decorrerà dall’anno 2024.

Soffermandoci sul settore metalmeccanico, la misura decorrente quest’anno, per i lavoratori a tempo pieno e a tempo parziale superiore al 50% dell’orario normale, è pari a

  • 110,00 € per operai, impiegati e quadri
  • 80,00 € per gli apprendisti professionalizzanti

Per i lavoratori a tempo parziale con orario di lavoro inferiore al 50% dell’orario normale è pari a

  • 55,00 € per operai, impiegati e quadri
  • 44,00 € per gli apprendisti professionalizzanti

Gli importi sopra indicati maturano per quote mensili e spettano ai lavoratori, non in prova, in forza alla data del 1° dicembre 2022.

Gli importi sono destinati ad essere convertiti nelle tipiche soluzioni welfare previste dalle norme fiscali, anche se – visti i tempi ristretti – si consiglia di privilegiare quegli strumenti di più facile attivazione, ad es. i buoni carburante o i buoni spesa. E’ possibile anche destinare l’importo al fondo di previdenza complementare.

L’importo di welfare potrà essere utilizzato anche per rimborsare al lavoratore le spese per utenze domestiche, ricorrendone le condizioni di legge.

Qualora l’azienda non offra una soluzione di welfare aziendale, verrà liquidato al lavoratore, nella busta paga di Dicembre 2022, l’equivalente monetario del valore del welfare entro il termine del 12 Gennaio successivo.

In tal caso, trattandosi di normale retribuzione, la stessa verrà assoggettata a normale contribuzione a carico del datore di lavoro e del lavoratore, e ad imposizione fiscale.

L’assegnazione della soluzione welfare scelta dal lavoratore tra gli strumenti messi a disposizione dall’azienda avverrà entro il 12 Gennaio 2023, in conseguenza di specifica annotazione dell’importo spettante nel cedolino paga di Dicembre 2022.

In vista della prossima elaborazione delle buste paga di Dicembre 2022, l’azienda dovrà comunicare tempestivamente al proprio referente paghe la soluzione adottata, l’assegnazione del welfare aziendale oppure la liquidazione in busta paga del corrispettivo.

Lo studio rimane a disposizione per tutti gli ulteriori chiarimenti.

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