Con riferimento al D.L. 50/2022 (C.D. Decreto Aiuti), relativamente all’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti (art.31), anche in seguito agli ultimi chiarimenti da parte dell’INPS (i quali non fugano tutti i dubbi interpretativi), vi precisiamo che tale indennità sarà erogata ai lavoratori dipendenti:

  • in forza nel mese di Luglio 2022;
  • con il cedolino paga di Luglio 2022;
  • che abbiano beneficiato nel primo quadrimestre 2022, almeno per un mese, della riduzione di 0,8 punti percentuali dell’aliquota contributiva IVS (riduzione spettante in presenza di imponibile previdenziale mensile non superiore a 2.692 euro), a prescindere dal reddito imponibile annuo;
  • che non siano beneficiari di trattamenti pensionistici o del reddito di cittadinanza.

L’indennità una tantum di 200 euro sarà riconosciuta, in misura fissa, una sola volta, previa acquisizione, da parte del datore di lavoro, di una dichiarazione del lavoratore con la quale lo stesso dichiari:

  • di non essere beneficiario di trattamenti pensionistici;
  • di non essere beneficiario del reddito di cittadinanza o che nel nucleo familiare nessuno lo percepisca;
  • di non aver fatto richiesta analoga ad altri datori di lavoro (es. nel caso in cui un lavoratore sia titolare di due rapporti di lavoro a tempo parziale.

Lo scrivente Studio invierà, nei prossimi giorni, la dichiarazione da consegnare ai singoli dipendenti attualmente in forza; la suddetta dichiarazione annulla e sostituisce eventuali altre dichiarazioni già consegnate dai dipendenti.

La dichiarazione debitamente compilata e sottoscritta dovrà essere restituita allo studio entro il 15 luglio 2022. Si ribadisce che la mancata consegna allo studio della dichiarazione, non darà seguito all’erogazione dell’Indennità una tantum di € 200, la quale, ad oggi, sembra non sia recuperabile successivamente al cedolino di luglio 2022.

Si precisa che permangono molti dubbi interpretativi e nodi da sciogliere in merito alla succitata indennità, pertanto ci si auspica vengano risolti al più presto dall’Inps con apposita circolare.

Lo studio resta a disposizione per eventuali chiarimenti.

 

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