Continua la disincentivazione dei buoni pasto cartacei e benefici per i ticket elettronici: infatti nella revisione contenuta nella Legge di Bilancio 2020 è prevista da un lato una sforbiciata all’esenzione fiscale per i primi, dall’altra un aumento per quelli digitali.

A seguito della manovra 2020 i buoni cartacei rimangono esenti solo fino a 4 euro dall’attuale soglia di 5,29 euro mentre per i ticket elettronici il limite viene portato a 8 euro dagli attuali 7 euro.

Rimane invariata la soglia di non imponibilità fino a 5,29 euro al giorno per le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione. Non si registra nessuna modifica sulla possibilità di istituire mense organizzate dal datore di lavoro o gestite da terzi, comprese le convenzioni con i ristoranti, la cui disciplina, peraltro, non prevede limiti fiscali sul costo per coperto.

Nel caso in cui i buoni pasto cartacei abbiano un valore facciale superiore ai limiti fiscali, l’importo imponibile ai fini Irpef e contributivi sarà solo per la parte eccedente la soglia. Ciò potrà accadere, ad esempio, per i tagliandi cartacei da 5,29 euro maturati a partire dal 1° gennaio 2020 e distribuiti dal datore di lavoro come residuo dei blocchetti già acquistati e ancora da smaltire. Invece, per i buoni cartacei ed elettronici erogati entro il 12 gennaio 2020, ma relativi al 2019, si ritiene siano validi i vecchi limiti (rispettivamente 5,29 e 7 euro), in base al principio di cassa allargato.

 

Lo studio rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.

 

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